Dati nivologici: una base importante per il nostro lavoro

Le misurazioni della neve non rappresentano solo una base importante per la redazione del bollettino delle valanghe, ma vengono da noi utilizzate anche per analisi climatologiche e messe a disposizione del pubblico.

Il nostro istituto gestisce una rete capillare – distribuita lungo tutta la regione alpina – formata da oltre cento stazioni meteo manuali presso le quali, da ottobre a maggio, le nostre osservatrici e i nostri osservatori rilevano quotidianamente la quantità di neve fresca e l’altezza del manto nevoso. Alcune stazioni esistono da oltre cento anni, mentre dal sito sperimentale del Weissfluhjoch proviene una serie di dati praticamente ininterrotta dal 1936.- Queste serie di dati ci servono da un lato come base per valutare il pericolo di valanghe attuale e, dall’altro, per studiare le oscillazioni naturali delle quantità di neve così come gli effetti dei cambiamenti climatici sul manto nevoso.

Dati accessibili al pubblico

Uno dei nostri compiti è la raccolta a lungo termine di valori di misura, che poi – su richiesta– mettiamo a disposizione del pubblico. Gli studi di ingegneria che progettano le opere di difesa da valanghe possono ad es. accedere alle quantità di neve previste in una determinata regione e stabilire così l’altezza necessaria delle opere.

Oltre alle stazioni manuali, l’SLF gestisce dal 1996 insieme ai Cantoni circa cento stazioni di rilevamento automatiche del sistema intercantonale di misurazione e informazione (IMIS) situate tra i 2000 e i 3000 m s.l.m. Queste rilevano automaticamente 24 ore su 24 l’altezza del manto nevoso e altri parametri meteorologici. Le misure aggiornate possono essere consultate da tutte le persone interessate.

Negli ultimi tempi abbiamo progressivamente integrato queste misure con i dati di telerilevamento ottenuti tramite droni, aerei e satelliti per determinare la distribuzione spaziale della copertura nevosa.

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